Dicembre 4, 2023 | Comments Closed |
In attesa del 25 dicembre, dei regali e dei pranzi infiniti con tutti i parenti, ecco tre consigli cinematografici per allietare le tue serate.
A Very Murray Christmas. Intanto, questo film musicale è diretto da Sofia Coppola, prima donna statunitense e terza in assoluto ad avere ottenuto una candidatura all’Oscar per la Miglior regia di Lost in Translation – L’amore tradotto. E poi, nel cast ci sono Bill Murray, Miley Cyrus, George Clooney, Chris Rock… La storia: una tempesta di neve prima e un blackout dopo costringono il presentatore di uno speciale televisivo natalizio a far saltare tutto; l’unica soluzione per lui è ubriacarsi nel bar dell’hotel che lo ospita, perdere conoscenza e sognare uno spettacolo che asseconda le sue idee stravaganti.
Love Actually. Confessione: chi scrive metterebbe il film corale di Richard Curtis al primo posto di un’ipotetica classifica. Per almeno quattro motivi: 1) Bill Nighy nei panni di Billy Mack, vecchia e volgare leggenda del rock and roll che registra la cover in versione natalizia della hit dei Troggs Love Is All Around, è pazzesco; 2) Hugh Grant, che fa il Primo Ministro inglese e balla a Downing Street sulle note di Jump delle Pointer Sisters, regala la sua migliore performance ever; 3) Sam, il bambino che suona la batteria, è Thomas Brodie-Sangster che ritroviamo 17 anni dopo ne La regina degli scacchi; 4) Colin Firth in versione scrittore tradito fa dimenticare Colin Firth in versione avvocato imbranato con il maglione con una renna gigante ne Il diario di Bridget Jones.
Parenti Serpenti. Prima reazione dopo aver visto il capolavoro del maestro Mario Monicelli: altri film di Natale non servono, basta questo, che resterà per sempre attualissimo. Seconda reazione: accadrà, prima o poi, anche alla nostra famiglia di riunirsi nella provincia imbiancata per le feste a casa dei nonni un po’ rincitrulliti e litigare per chi si deve accollare la coppia anziana, che non è più autonoma ma non ha voglia di chiudersi in uno ospizio? Come scrive bene Marco Paiano di Lost in cinema: “Dopo la società nella sua interezza (Amici Miei), la borghesia (Un borghese piccolo piccolo) e i valori militari (La grande guerra), la scure del regista si abbatte così stavolta su uno degli ultimi valori incrollabili del popolo italiano, ovvero quella famiglia in cui rifugiarsi in caso di difficoltà”.