Giugno 5, 2023 | 0 |
L’intelligenza artificiale viene per la prima volta utilizzata per analizzare i rischi geopolitici delle imprese. Con questo scopo nasce la start up Baia, lanciata dal gruppo United , unica nel suo genere proprio perché usata per valutare i mercati internazionali.
Baia è l’acronimo di Business artificial intellligence agency. Si pne l’obiettivo l’obiettivo di orientare e tutelare la crescita delle aziende italiane in altri Paesi, spesso sconosciuti dal punto di vista dei rischi politici e legati alla sicurezza, fattori invece importanti per creare una strategia. L’azienda sviluppa analisi e previsioni tipiche dell’intelligence attraverso tecnologie fino ad oggi precluse a causa dei costi ingenti. Baia, come dicono i vertici, vogliono «democratizzare l’intelligence» per ridurre il rischio delle aziende che esportano o che hanno filiere di approvvigionamento all’estero. «Le crisi globali recenti hanno dimostrato l’importanza e la necessità di prevedere avvenimenti geopolitici che possono destabilizzare il business – sottolineano – Baia effettua previsioni economiche, analizza le relazioni tra gli stakeholder e individua i mercati più promettenti costruendo scenari simulati con le probabilità diimpatto di un dato evento. Riduce i tempi, segnala i fattori di rischio, ottimizza e protegge gli investimenti».
Il fattore umano ovviamente è ancora determinante. L’efficienza del software è valorizzata da percorsi di consulenza personalizzata guidati da esperti. La startup, la cui sede operativa è a Sesto San Giovanni, fa parte del gruppo United, attivo nel settore dei servizi in ambito real estate, da anni sensibile ai temi dello sviluppo tecnologico e dell’analisi dei rischi.Amministratore delegato è Aldo Pigoli, docente all’Università Cattolica di Milano, esperto di analisi di Intelligence, di Relazioni internazionali e dei mercati, che da oltre 20 anni dirige o coordina progetti di analisi, consulenza e formazione in ambito geopolitico e geoeconomico.