Giugno 14, 2018 | 0 |
Lunedì 11 Giugno si è tenuto il workshop “Come valutare l’impatto sociale di imprese profit o no profit: il caso dei Coworking” organizzato dal Coworking YoRoom e Trailab, laboratorio di ricerca che nasce all’inizio del 2015 all’interno dell’Università Cattolica del Sacro cuore di Milano (acronimo di Transformative Actions Interdisciplinary Laboratory), orientato a realizzare quelle che abbiamo chiamato azioni trasformative, ovvero attività di ricerca, percorsi di formazione e iniziative imprenditoriali che siano in grado di produrre conoscenza rilevante e impatto sociale, e che quindi rispondano a bisogni ed esigenze realmente percepite dalla popolazione.
L’obiettivo era di organizzare un incontro (workshop) in YoRoom, al fine di individuare gli strumenti e indicatori più idonei per valutare e misurare l’impatto sociale degli spazi di coworking.
Infatti, nato a fine 2005 negli Stati Uniti il Coworking sta avendo un rapido sviluppo anche in Europa triplicando tra il 2013 e il 2017 sia il numero di utenti che degli spazi. E’ uno spazio di lavoro condiviso in cui operano freelance, liberi professionisti, aziende per lo più medio piccole.
Possiamo annoverare tra gli obiettivi degli spazi di coworking quello di favorire l’interazione tra gli utenti, la condivisione di conoscenze, il rafforzamento del senso di appartenenza a una comunità e facilitare la crescita professionale dei coworkers.
Spontaneamente ci siamo chiesti se questi spazi creano o meno un impatto sociale ed eventualmente su come si potrebbe misurarlo.
In tale occasione, abbiamo coinvolto vari soggetti che operano nel settore del Coworking e rilevanti stakeholders (università, istituzioni, soggetti operanti nella sharing economy e istituti di credito che prevedono finanziamenti agevolati per progetti ad impatto sociale).
In particolare erano presenti al dibattito:
Ringraziamo i partecipanti per il loro contributo e per gli interessanti spunti emersi.