Maggio 3, 2017 | 0 |
Lo spazio coworking Yoroom di via Pastrengo venerdì 5 Maggio ospita nella location eventi la lezione-concerto “Jazz una storia in bianco e nero” per la conclusione del Master Made in Italy dello IULM diretto da Mauro Ferraresi, sociologo e saggista italiano.
Max Bustreo, pianista e leader in diverse formazioni jazzistiche, è autore della serie lezioni-concerto jazz. Il suo progetto originale è stato riadattato per offrire un approfondimento per gli studenti del Master con l’intento di far vivere la storia della musica Jazz raccontandola e commentandola con le note del MINIMAX JAZZ ENSEMBLE. La Band è composta da un testimone privilegiato: il bassista Alvise Seggi che vanta un legame di discendenza familiare con uno dei pionieri del Jazz delle Origini, il trombettista James Dominick “Nick” La Rocca, figlio di colui che fondò la prima formazione di soli bianchi: Original Dixieland Jass Band, dando corpo e suono di quello stile musicale chiamato Jazz nel 1917.
Si tratta di un connubio delle influenze derivanti dalle origini europee, italiane e americane. I primi jazzisti di New Orleans sono originari della Sicilia, tra cui Luis Prima il quale amava mescolare il dialetto della sua terra con quello inglese, e successivamente ripreso da La Rocca rendendo noto il genere “jive”. Tra i più importanti ritroviamo, George Vitale, meglio noto come Jack “Papa” Laine, direttore della Reliance Brass Band composta da italo-americani come Vincent Barocco, Pete Pellegrini e Giuseppe “Joe” Alessandra. Memori della tradizione bandistica i cui migranti italiani portarono nel Jazz proprio gli strumenti a fiato, in quell’Italia in cui le tradizioni vengono tramandate da padre in figlio.
Il progetto “Jazz una storia in bianco e nero” è un viaggio di andata e ritorno; un’occasione unica per scoprire la musica afroamericana e le influenze italiane dalle origini ai giorni nostri. L’iniziativa nasce dalla voglia e dal desiderio di diffondere la passione per la musica e la storia di questa espressione artistica, culturale e musicale chiamata Jazz. Il programma seguirà un approccio narrativo e al contempo musicale. Si tratta di una presentazione delle epoche fondamentali della musica afroamericana, seguite dall’interpretazione dei brani più significativi, riproponendone l’atmosfera e deliziando con le sonorità del tempo.
Lo spazio eventi di Yoroom farà da sfondo per la proiezione sulle quinte di commenti didascalici, documenti fotografici, ritratti dei protagonisti delle vicende del Jazz, per creare un’atmosfera piena di suggestioni che permette la possibilità di abbandonarsi al mondo Jazz; una musica ricca di storia che sin dai primi tempi ha incorporato nel suo linguaggio i generi della musica popolare statunitense, dal ragtime, al blues, alla musica leggera fino alla musica colta. Mentre in tempi più recenti il jazz ha subito le influenze di generi musicali moderni, come la samba, la musica caraibica e il rock. Molto più di una semplice forma musicale, ma una finestra verso svariati mondi artistici.