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Marzo 11, 2020 0

Smartworking: cos’è, benefici, criticità e quale tecnologia utilizzare

Di Smartworking ne parlano ormai tutti quanti. Si tratta di un nuovo modello rivoluzionario che revisiona completamente l’idea tradizionale di lavoro e che ha attirato a sé un crescente interesse nel corso degli ultimi anni. Nelle ultime settimane sono state tantissime le aziende che si sono mobilitate per attivare il televoro prima per volontà e poi per necessità, a fronte della delicata situazione di emergenza sanitaria che sta affrontando il nostro Paese nelle ultime settimane.

Ma cos’è lo smartworking?

Sono molte le definizioni associate a questa recente modalità di lavoro: Smartworking, Lavoro Agile, Lavoro da remoto, Telelavoro. Tutte queste parole vogliono dire la stessa cosa: lavorare da casa, lavorare a distanza, concetto che il Ministero dell’Istruzione e dal Ministero dell’Università e della Ricerca definisce così…

Il lavoro agile (o smart working) è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività.

Il “lavoro da casa” è quindi un nuovo modello di riorganizzazione della vita lavorativa che incide inevitabilmente sul concetto di work-life balance e di welfare aziendale; una rivoluzione culturale che ridefinisce lo schema organizzativo aziendale tradizionale con profondi cambiamenti di paradigma e che quindi revisiona completamente il quadro di leadership, organizzazione, collaborazione e condivisione.

Lo Smartworking per la legge italiana

Il Lavoro Agile in Italia si può fare. Nel 2017 il Jobs Act (L.81/2017) sul lavoratore autonomo è entrato ufficialmente in vigore con l’approvazione in via definitiva del Disegno di legge AC. N. 2233B che disciplina lo Smartworking come “l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato“.

Una realtà ormai molto conosciuta in Italia e fortemente promossa dal Comune di Milano che, a partire dal Maggio 2018, promuove a cadenza annuale la Settimana del Lavoro Agile.

Quali benefici?

Il motto del concetto di smartworking è “gestire il proprio tempo“:

  • Flessibilità e libertà organizzativa: nessun cartellino da timbrare e nessuna sveglia da puntare;
  • Niente più ansie per chiedere ferie: scegli tu quando e quanto tempo dedicare al tuo calendario lavorativo.

Già nel 2018 la School of Managament del Politecnico di Milano ha svolto un interessante studio grazie al suo Osservatorio Smart Working. I dati della ricerca hanno mostrato che lo smartworking:

  • incrementa la produttività dei lavoratori del 15%;
  • riduce l’assenteismo del 20%;
  • fa risparmiare il 30% dei costi di gestione degli spazi fisici;
  • porta ad un miglioramento dell’equilibrio fra lavoro e vita privata per circa l’80% dei lavoratori.

Esiste poi un beneficio legato alla ricaduta ambientale poiché lavorare da casa diminuisce di gran lunga il pendolarismo; si stima addirittura che se ognuno di noi lavorasse in smartworking almeno un giorno a settimana, risparmieremmo individualmente 135 kg di Co2 all’anno.

Le criticità

Essere padrone del proprio lavoro comporta inevitabilmente un elevato grado di auto-responsabilità: la produttività dipende esclusivamente da te e dalla tua motivazione. Inoltre la flessibilità oraria può rivelarsi un’arma a doppio taglio: molti smartworkers hanno riscontrato che da quando lavorano da remoto, finiscono per lavorare molto di più perché la gestione del tempo e dell’organizzazione di lavoro è molto più complicata.

Per di più lavori da casa e sei solo con una percezione di isolamento che, a lungo termine, può rivelarsi frustante. Ci sei solo tu e lo spazio in cui hai scelto di lavorare, senza colleghi in carne ed ossa ma solo nomi che spuntano in chat virtuali. Naturale ipotizzare che a questo nuovo modo di confronto interno ad un’azienda possano conseguire evidenti difficoltà di comunicazione, un problema che può essere mitigato grazie alla tecnologia.

La tecnologia per lo smartworking

La tecnologia ha fatto passi da gigante, consentendo la comunicazione tra persone che si trovano dall’altro capo del mondo. Gli strumenti digitali possono diventare fedeli compagni di lavoro quando si tratta di lavorare da casa: a costo zero è possibile riorganizzare la propria vita lavorativa, rimanendo comodamente sul divano!

Conference call, video conferencing, online meetings o per facilitare l’erogazione dei corsi d’istruzione (Online Homeschooling) sono permessi da programmi come Skype, Zoom o banalmente dall’app di messaggistica istantanea utilizzata quotidianamente, Whatsapp. Esistono poi programmi e software che permettono di controllare e lavorare da remoto su materiali  e documenti presenti su PC fissi lasciati in ufficio (ad esempio Team Viewer e Chrome Remote Desktop), così come applicazioni per trasformare i nostri smartphone in perfetti scan, pronte a trasformare semplici foto di documenti in scansioni in formato .pdf da inviare tramite mail (es. Scanbot). Infine esistono servizi online che permettono di dare vita a nuovi numeri telefonici ad hoc, che deviano poi le chiamate sui vostri telefoni cellulari privati (es. Messagenet).

WORK SMARTER!

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