Gennaio 10, 2022 0

Che differenza c’è tra Smart Working e telelavoro?

La pandemia ha cambiato il nostro modo di vivere, le nostre abitudini e ha rivoluzionato il nostro modo di lavorare.
Gli uffici tradizionali hanno perso la loro “sicurezza” e sono sempre di più le aziende che scelgono di introdurre in azienda la modalità di lavoro da remoto per prevenire i contagi da Coronavirus e per garantire una migliore qualità vita-lavoro dei dipendenti.

Spesso però sentiamo parlare di Smart Working per indicare la modalità di lavoro di chi continua a svolgere le sue mansioni d’ufficio, ma in ambiente domestico. Non è propriamente così!

Quindi qual è la differenza  Smart Working e lavoro da remoto?

SMART WORKING

Lavorare in Smart Working significa lavorare per obiettivi, senza vincoli di orario o spazio.
Per questo motivo chi lavora in Smart Working può decidere come e in quanto tempo portare a termine gli obiettivi della giornata, dedicando il tempo che occorre, negli orari che più preferisce.

TELELAVORO

Il lavoro da remoto, detto anche telelavoro, invece comporta lo svolgere delle proprie attività da dipendente nel corso delle canoniche 8 ore giornaliere. Si è quindi vincolati al rispetto dell’orario e del luogo di lavoro imposto che, solitamente, coincide con la propria abitazione. In caso capitasse di svolgere l’attività lavorativa da remoto in un luogo diverso dalla propria dimore, è necessario informare l’azienda sul luogo in cui si sta svolgendo l’attività professionale.

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